Storico accordo tra Forza Italia e Movimento per l’Autonomia: Schifani e Lombardo siglano l’intesa. Quali scenari si aprono adesso in Sicilia?
Un mese fa sembrava rottura totale. Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, furioso durante un sopralluogo, tuonava: «Io questi non li tengo più». Era il 25 luglio. Oggi, la scena è completamente cambiata. Perché nella politica siciliana gli scontri durano quanto conviene: appena il vantaggio lo impone, le alleanze si ricompongono.
Secondo quanto riportato da Repubblica, lunedì scorso Schifani e Raffaele Lombardo si sono incontrati per oltre due ore, suggellando un’intesa che potrebbe riscrivere i rapporti di forza nel centrodestra isolano.
Cosa prevede l’accordo
Il Movimento per l’Autonomia ha accettato di confluire dentro Forza Italia: gli iscritti autonomisti saranno invitati a prendere la tessera azzurra, rafforzando così la posizione di Schifani e del suo uomo di fiducia Marcello Caruso in vista del congresso regionale del 2025.
In cambio, Lombardo ottiene lo sblocco di dossier strategici — come quello dell’Azienda Siciliana Trasporti, dove Luigi Genovese diventerà presidente — e un ruolo chiave nella definizione delle liste elettorali.
La pace dopo le tensioni
Solo poche settimane fa, la convivenza sembrava impossibile. Lo stesso Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, aveva ipotizzato una candidatura alternativa a Schifani. Ma Lombardo, in quell’occasione, si era schierato a favore del governatore: «Il presidente rimane Schifani». Una dichiarazione che anticipava il cambio di rotta.
L’incontro di lunedì, nato per discutere della nomina di Carmelo Frittitta al dipartimento Energia, si è presto trasformato in un tavolo politico: da lì la decisione di stringere il nuovo patto.
Quali scenari si aprono adesso?
Per Schifani, l’accordo significa consolidare la maggioranza all’Ars e blindare la sua posizione in vista del congresso. Per Lombardo, vuol dire riportare il suo Movimento al centro della scena politica regionale.
Ma l’intesa non riguarda solo i vertici: potrebbe cambiare le dinamiche nei territori, ridefinire candidature e strategie elettorali, e incidere sugli equilibri interni al centrodestra siciliano.
E Campobello di Licata cosa deve aspettarsi?
Se a livello regionale il nuovo patto ridisegna equilibri e alleanze, è inevitabile chiedersi: quali ripercussioni potrà avere a livello locale?
A Campobello di Licata, infatti, Forza Italia è forza di maggioranza, mentre l’MPA siede all’opposizione con un solo consigliere. Ora che a Palermo i due partiti hanno stretto un’alleanza strategica, il clima politico in paese cambierà? Ci sarà un riavvicinamento anche in consiglio comunale, o le divisioni locali resteranno più forti delle logiche regionali?
La risposta arriverà presto, ma una cosa è certa: l’accordo Schifani–Lombardo non è solo una manovra di palazzo, bensì un terremoto politico che potrebbe ridisegnare i rapporti di forza in tutta la Sicilia… Campobello compreso.