Trentenne chiama il 112 fingendo di essere armato: intervengono le forze dell’ordine, ma non viene trovata alcuna arma. Denunciato per procurato allarme.
Emergenza nella movida agrigentina
Attimi di tensione nella notte tra sabato e domenica nel centro storico di Agrigento, tra i locali frequentati dalla movida. Un uomo ha chiamato il numero unico di emergenza 112, affermando di essere armato e intenzionato a uccidere qualcuno.
Intervento immediato della Polizia
La telefonata ha fatto scattare l’allerta. Sul posto sono intervenuti con prontezza gli agenti delle Volanti della Polizia di Stato, che hanno individuato l’autore della segnalazione: si tratta di un trentenne immigrato residente a Raffadali.
Nessuna arma rinvenuta
Dopo averlo identificato e perquisito, i poliziotti non hanno trovato alcuna arma in possesso dell’uomo. L’allarme si è quindi rivelato infondato.
Denunciato per procurato allarme
Il protagonista della vicenda è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di procurato allarme, previsto dall’art. 658 del Codice Penale. La chiamata ha mobilitato inutilmente le forze dell’ordine e creato preoccupazione tra i cittadini presenti in zona.
Conclusione
L’episodio riaccende l’attenzione sulla necessità di uso responsabile dei numeri di emergenza, soprattutto in contesti sensibili come quelli della movida cittadina. Simili gesti non solo disorientano le forze dell’ordine, ma mettono anche a rischio la sicurezza collettiva.