Raid nei vigneti, scatta la protesta: “Difendiamo il lavoro onesto”

Il mercato di Campobello di Licata diventa teatro di una manifestazione contro i danneggiamenti nei vigneti da tavola. Agricoltori e cittadini uniti dalla Rete per la Legalità per dire basta ai raid che colpiscono il comprensorio agricolo tra Canicattì, Ravanusa e Naro.

Raid nei vigneti, scatta la protesta: “Difendiamo il lavoro onesto”

Allarme nei campi: raid contro i vigneti da tavola

Prosegue senza sosta il fenomeno dei danneggiamenti ai vigneti da tavola nel comprensorio agricolo tra Campobello di Licata, Canicattì, Ravanusa, Naro e Licata. Una vera e propria piaga che mina la libertà d’impresa e la dignità del lavoro agricolo.

Per questo motivo la Rete per la Legalità Sicilia, guidata da Eugenio Di Francesco, ha organizzato ieri una passeggiata di sensibilizzazione presso il mercato settimanale di Campobello di Licata, coinvolgendo cittadini, agricoltori, commercianti e imprenditori locali.

Volantini e confronto con i cittadini

Durante la manifestazione, i volontari della Rete per la Legalità hanno distribuito volantini informativi, ribadendo la necessità di denunciare i raid vandalici e di collaborare attivamente con le Forze dell’Ordine.

«Stare dalla parte dello Stato è un dovere morale e civile – è stato il messaggio forte dell’iniziativa – perché solo insieme possiamo fermare chi distrugge il futuro dei nostri territori».

Il sindaco Terrana: “Tutela del lavoro e della libertà d’impresa”

All’iniziativa ha preso parte anche il sindaco di Campobello di Licata, Vito Terrana, accompagnato dal comandante dei Carabinieri Luciano Ruggeri.

«Abbiamo accolto con convinzione l'invito del dott. Di Francesco – ha dichiarato Terrana –. Il nostro compito è essere accanto a chi lavora onestamente e far sentire la vicinanza delle istituzioni a chi subisce danni e intimidazioni».

La manifestazione si sposta a Ravanusa

La Rete per la Legalità non si ferma qui: la prossima tappa sarà Ravanusa, con un nuovo appuntamento di sensibilizzazione per tenere alta l’attenzione su un fenomeno che si ripresenta ciclicamente e colpisce al cuore l’economia agricola locale.

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